La diversità di carattere, di gusti, di attitudini, di ingegno, di
competenze, di professioni, di cultura
ecc … sono l’espressione evidente della nostra uguaglianza. Sono il segno che l’uguaglianza vive nella
diversità.
Vivo la diversità, come una fonte di ricchezza, come una base per riscoprire la vera bellezza di ognuno di noi, la nostra unicità. Come ben evidenzia questo VIDEO DI COPPIA...
Vivo la diversità, come una fonte di ricchezza, come una base per riscoprire la vera bellezza di ognuno di noi, la nostra unicità. Come ben evidenzia questo VIDEO DI COPPIA...
Dobbiamo trovare non solo dei valori
condivisi, ma trovare la convivenza anche di valori diversi:
valori che ci permettano di convivere nonostante la diversità, di vivere insieme nonostante e grazie alle
nostre diversità.
Credo che la nostra Associazione abbia il potenziale giusto per unire
queste cose, un’Associazione che guarda al futuro, in continua evoluzione,
senza tralasciare il passato, la sua storia e
il vissuto dei suoi membri. Un’Associazione che attraverso le proprie
attività, vuole farsi testimone di un messaggio importante: migliorare noi
stessi come professionisti e andare
oltre le differenze superficiali in cui ci rinchiudiamo, impegnarci ad
abbattere quegli stereotipi ancora presenti
sulla figura del consulente della coppia e della famiglia ma anche tra professionisti dell’ambito delle
relazioni d’aiuto.
Possiamo essere promotori di laboratori
di “Pratica Collaborativa” tra
professioni che ruotano intorno alla coppia e alla famiglia, così come avviene
in Francia dove, da molti anni, dove ci sono centri per la famiglia in cui
convivono pacificamente e in buona collaborazione Consulenti della coppia e
dalla famiglia , Terapeuti di coppia e della famiglia e Mediatori familiari.
Siamo tutti stanchi di stare sulla difensiva uno contro l’altro. Che
testimonianza diamo alle persone, coppie e famiglie che si rivolgono a professionisti
della relazione d'aiuto, se non riusciamo a metterci d'accordo, a convivere
pacificamente nel reciproco rispetto e valorizzando la diversità e la ricchezza
dei vari tipi d’intervento? Penso che
questo disaccordo, o svalutazione delle altre professioni o professionisti, non
sia deontologicamente corretto e mette confusione nei cittadini che si trovano
sperduti di fronte a messaggi tanto contraddittori e confusivi, che li rendono
ancor più vulnerabili nel momento del bisogno, e nella ricerca del
professionista "giusto" che li aiuti.
Come Consulenti della coppia e della
famiglia dobbiamo dare un contributo adottando un nuovo paradigma che proponga
e valorizzi una cultura professionale
diversa: inclusiva e non esclusiva, ma anche la visione che le persone ( utenti/clienti) che chiedono aiuto
vanno viste come adulte e capaci di scegliere il tipo di aiuto di cui hanno
bisogno in un preciso momento della propria vita. Credo che per arrivare
a portare/educate le persone ad una scelta consapevole in tal senso è
necessario sensibilizzare/informare con chiarezza i cittadini sulla varietà e
specificità delle proposte professionali oggi esistenti in Italia a loro
disposizione.
Con questo obiettivo partiamo da noi
rinnovando la consapevolezza di chi siamo, cosa facciamo e come lo facciamo.
Racchiudo in una slide il nostro albero che vi consente un “viaggio dalle
radici alla chioma”.
Uso la metafora del fiore, dove ogni petalo
è dedicata ad un’area d’intervento, per parlare solo dell’ultimo triennio
2015-2018
Scorrendo
i petali uno per uno sintetizzo i punti salienti lasciando alle relazioni dei
consiglieri tutti i dettagli: abbiamo
incrementato il numero di soci assicurati e viste le innumerevoli
responsabilità previste dalla legge n 4 del 2013 per il Presidente, il
Consiglio Direttivo e la Segreteria, abbiamo da poco stipulato una
assicurazione per la copertura dei rischi relativi alla funzione contabile e di gestione del patrimonio.
Siamo
riusciti a far comprendere l’importanza dell’Attestazione di qualità, così come
ci raccomanda il Colap e in questo triennio sono aumentate le richieste e i
rispettivi rilasci. Sono state effettuate molte
consulenze legali per i soci in difficoltà e abbiamo curato l’iter di
iscrizione di alcuni soci negli Albi dei CTU presso i Tribunali civili.
Parimenti abbiamo sostenuto i soci che hanno voluto intraprendere la libera
professione.
Infine abbiamo iniziato l’iter di
riconoscimento del marchio “Il Consulente Familiare” e del Logo AICCeF,
assistiti da un qualificato studio legale.
Concludo con
uno sguardo alle “sfide” future o meglio a traguardi che vogliamo raggiungere e
che il prossimo Consiglio e Presidente porteranno avanti: l’avvio di un gruppo
di Studio composto da una rappresentanza del Consiglio Direttivo, Comitato
Scientifico e i Direttori delle Scuole riconosciute per rivisitare il Codice di
Autoregolamentazione e i programmi del triennio formativo.Incrementare
le domande di inserimento della nostra figura professionale nei Repertori delle
Qualifiche professionali delle altre Regioni. Introduzione, al primo gennaio
del 2019, del nuovo Regolamento sul Patrocinio e uso del logo approvato
nell’ ultima riunione di consiglio.
Con emozione
passo oggi il testimone ringraziando tutti Voi per la fiducia che mi ha sostenuto in
questi 9 anni di presidenza. Sono grata
per questa grande opportunità che mi ha consentito di crescere sul piano umano e
professionale!.
Piantate
i semi della consulenza familiare ovunque voi andiate!